I cani famelici dell'informazione

Ovvero i giornalisti, che dopo la morte del povero Tommaso di cui sicuramente ne avrete sentito parlare, si fiondano con accanimento sui genitori del bambino defunto, ponendo domande insistenti quali "Come ha reagito il fratellino Sebastiano alla morte di Tommy?" , "Come si sente in questo momento?" , "Lo sa che anche un suo amico è indagato per aver aiutato il signor Alessi" al padre Paolo Onofri.

L'atteggiamento dell'uomo è ovviamente e logicamente di silenzio

Ma che cazzo dovrebbe rispondere?
Gli è morto un figlio innocente e indifeso, ucciso da una persona che conosceva e con cui aveva rapporti di amicizia, mi domando cosa lo frena dall'impeto di tirare un cazzotto in faccia al giornalista ficcanaso?
Perchè tanto accanimento quando queste persone dovrebbero essere lasciate in pace nel loro dolore?

Al posto di invadere la vita privata delle persone in questi casi drammatici nella disperata ricerca di notizie che servono a loro ( giornalisti ndr ) soltanto per ottenere incentivi e promozioni, senza reale interesse, perchè i giornalisti non parlano di fatti concreti e che magari ci possono aprire la mente sul nostro mondo?

La risposta è : Nada finchè la tv sarà uno canale strumentalizzato di comunicazione

Ovviamente non mi rivolgo a tutti i giornalisti sia chiaro

* Riposa in pace Tommaso*

Comments

1 Response to "I cani famelici dell'informazione"

El Confo ha detto... 21:26

Ecco, bravo, non riferirti a TUTTI i giornalisti, visto che probabilmente lo sarò, spero.
Comunque hai perfettamente ragione, fanno una rabbia anche a me che non ti immaggini. Specialmente quelli di Studio Aperto, probabilmente sono giornalisti assunti con un programma di inserimento; "individui mentalmente disabili".
Se anche io farò domande del genere avrete tutti i motivi per spararmi...

Love, Peace & Rock%Roll, Confo...